Sommario
Principi fondamentali nell’interpretazione della lex specialis
Nelle gare pubbliche, l’interpretazione della lex specialis di gara deve seguire le norme sui contratti, in particolare i criteri letterale e sistematico previsti dagli articoli 1362 e 1363 del Codice Civile. Ciò implica che le clausole si interpretano le une per mezzo delle altre, attribuendo loro il senso che risulta dal complesso dell’atto.
Gestione delle incongruenze nei documenti di gara
Quando un’incongruenza tra i documenti della lex specialis impedisce un’interpretazione strettamente letterale, la tutela dei principi dell’affidamento e della parità di trattamento tra i concorrenti porta a un’interpretazione complessiva o sistematica delle varie clausole.
Rigore interpretativo e certezza nelle procedure concorsuali
Le esigenze di certezza nelle procedure concorsuali impongono di interpretare in modo rigoroso le clausole del bando di gara, escludendo letture non giustificate da un’obiettiva incertezza del loro significato letterale. Per garantire l’affidamento dei destinatari, sono preferibili le espressioni letterali delle varie previsioni, evitando integrazioni indebite delle regole di gara.
Il principio del favor partecipationis
In presenza di evidenti ambiguità nel testo, l’interprete deve scegliere il significato più favorevole al concorrente, in base al principio del favor partecipationis. Questo principio sostiene anche l’interesse pubblico a massimizzare la concorrenza per individuare l’offerta più vantaggiosa per l’Amministrazione appaltante.
Coerenza con il Codice dei contratti pubblici
Le clausole ambigue vanno interpretate in coerenza con il Codice dei contratti pubblici, in particolare con il principio di tassatività delle cause di esclusione. Di conseguenza, tra più interpretazioni possibili di una clausola, si deve privilegiare quella che consente la partecipazione del concorrente, promuovendo l’ammissione del maggior numero di partecipanti.
Recente giurisprudenza
La quinta sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 295 del 9 gennaio 2024, ha ribadito questi principi, sottolineando l’importanza di favorire la massima partecipazione nelle gare pubbliche e di interpretare le clausole ambigue in modo da promuovere la concorrenza e l’interesse pubblico.
Andrea de Bonis
Avvocato amministrativista, patrocinante in Cassazione e Giurisdizioni Superiori. Laureato con Masters alla Lumsa, esperto in appalti e contratti pubblici. Partner di 24 Avvocati e relatore universitario, pubblico articoli specialistici con un linguaggio chiaro e accessibile, rendendo il diritto comprensibile a tutti.